[:it]Benvenuti ad un nuovo appuntamento con il nostro Diario di bordo!

Concludiamo questa prima settimana insieme condividendo la notizia che tutti attendevano:

 

 

 

Lunedì 30 marzo alle ore 15,30 in diretta Instagram  

LEZIONI DA QUARANTENA (robertosaviano_official!) 

Giorgia, Ludovica, Edoardo, Emmanuel, Carlotta e Leonardo delle classi VCD, VA e 2IB  

avranno l’opportunità di conversare con ROBERTO SAVIANO. 

Si parlerà di Primo Levi e della suggestione che la lettura di 

Se questo è un uomo 

esercita su di noi in questi giorni di isolamento forzato 

Tutti possono seguire la diretta. È sufficiente avere un profilo Instagram e digitare robertosaviano_official! 

Seguiteci! Non ve ne pentirete! 

Per mantenere vivo il senso di appartenenza e di partecipazione che in una scuola rappresenta una componente fondamentale, stiamo mettendo a punto insieme al mio staff, a latere delle attività scolastiche, alcune iniziative per coinvolgere i ragazzi e farli sentire meno soli”, spiega la Preside Marcella Bodo. 

 

Tra queste iniziative è previsto un appuntamento settimanale con un ospite illustre per discutere e confrontarsi su tematiche di attualità, storiche e sociali, e il primo di questi ospiti sarà appunto Roberto Saviano.  

 

Iniziamo con i contributi di tutta la nostra grande comunità: studenti, docenti e genitori.

un bellissimo video realizzato da Rebecca Moschetto della 3CD, la quale ha donato la sua voce ad un magnifico sonetto di William Shakespeare: “Sonnet 18 – Shall I compare thee to a summer’s day?”

 

 

Continuano ad arrivare numerosi messaggi da parte dei genitori, che con le loro  parole affettuose e di supporto, rendono ancora più gratificante il lavoro che stiamo svolgendo.

 

“Grande Direttrice, 

in questo periodo di emergenza abbiamo molto apprezzato il suo approccio nella gestione delle problematiche e le sue costruttive comunicazioni. 

La ringraziamo sentitamente per il suo impegno e la sua presenza. Ha creato una scuola moderna ed attiva che non ha abbandonato i suoi studenti ed i loro genitori! 

Cordiali saluti,”

 

Ed ecco adesso un po’ di immagini ed attività della giornata!

 

 

Si parte con le lezioni di inglese della Professoressa Palumbo, la quale ha oggi dedicato la lezione con la classe 2B alla scoperta del magico e antico mondo di Lord Randal, 

 

 

 

passando all’attività della Professoressa Baracco che ha proposto ai suoi studenti di  scrivere un paragrafo partendo da un’immagine e mettere in pratica la tecnica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

arrivando alle lezioni di matematica, tenute dal professor Banti che con la classe 3CD ha proseguito e approfondito con nuovi spunti di osservazione il discorso sul punto e sulla retta affrontato nei giorni precedenti!

 

 

Ed infine ecco due studentesse della 4°A, che seppure a distanza, si sono incontrate per ripassare insieme in vista di un’imminente interrogazione: una buona abitudine che hanno voluto mantenere, sebbene in un modo un po’ diverso.

 

 

Vi salutiamo con il pensiero del giorno di Martina Zucca, studentessa della 4°a, che speriamo vi possa strappare sia un sorriso sia una riflessione, in questi giorni a casa:

 

In questi giorni di quarantena, nei quali il cervello viaggia tanto e in posti strani, ad un certo punto mi sono immaginata nonna. Si avete capito benissimo: ho immaginato la me del futuro, con i capelli grigi, il viso che assomiglia sempre di più al muso un carlino… di conseguenza non posso fare a meno di immaginare cosa racconterei al mio ipotetico nipotino, se mi dovesse chiedere di questo periodo particolare che stiamo vivendo, e più o meno gli direi così:

 

Mio caro nipotino,

quando la nonna aveva diciannove anni, mentre tutti ancora si chiedevano dove fosse Bugo (Morgan compreso), scoppiò una pandemia! Si trattava di un virus, proveniente da un posto che ci sembrava tanto lontano… all’inizio nessuno prese la cosa sul serio, perlopiù tutti associavamo questo virus, il CORONA virus, ad una bevanda che tua nonna beveva con gli amici il sabato sera.

 

Devi sapere mio caro nipotino, che Ci avevano tutti detto di stare a casa, perché era il modo migliore per far si che si concludesse questo macello, ma devi sapere che tante persone riscoprirono il piacere di viaggiare ed esplorare nuovi posti, indovina un po’, proprio in quel momento! Pensa piccolo, quando sarai più grande, studierai la “Grande fuga dell’otto Marzo”, durante la quale centinaia e migliaia di persone, di notte, presero treni, macchine, addirittura monopattini elettrici, per fuggire da Milano!

E così fu incredibile, perché tutto chiuse e si fermò, iniziò la quarantena, la nonna non andò a scuola per alcuni mesi, tante persone non andarono a lavorare.

 

Succedevano cose assurde, il concetto di “il cane è il migliore amico dell’uomo” assunse significati diversi: c’era gente che calava il cane giù dal balcone per fargli fare i suoi bisogni e altri, famiglie anche abbastanza numerose, che a turno portavano il poveretto a fare una passeggiata, solo per potersi ricordare com’era il mondo fuori. Insomma oltre che noi, anche i nostri cani erano stressati.

 

Abbiamo capito quali erano davvero le cose importanti: la famiglia, il prendersi cura di se stessi, la solidarietà o nel caso del tuo bisnonno, il mio papà, lo lievito per fare il pane. Perché devi sapere che durante la quarantena lo sport preferito divenne, oltre che quello di sollevatore esperto di polemiche, anche quello del fornaio.

 

Tutti diventarono molto più atletici anche se in casa (tranquillo nipotino mio, la tua nonna no), probabilmente perché terrorizzati dalla costante pressione psicologica dei quotidiani video di training e work-out che CHIUNQUE pubblicava su Instagram (un vecchio social network nel quale non esisteva ancora la sezione “insulta un estraneo per sfogare la tua frustrazione”). Ecco, nipotino mio, avere Instagram era un casino sai? Ogni giorno non sapevi se schierarti dalla parte di quelli che cantavano sul balcone, o dalla parte di quelli che tiravano i sassi a chi cantava sul balcone.

 

Le persone iniziarono a dispensare consigli incredibili su come passare il tempo, credo che il più fantasioso fu “leggi un libro”, ma sicuramente finito il mio racconto me ne verranno in mente mille altri ancora più sorprendenti.

 

Si nipotino mio, feci lezione in pigiama.

 

Tutti erano tristi mio caro, beh tutti tranne i soliti anticonformisti che parlavano di qua e di la di come la quarantena gli avesse fatto riscoprire passioni perdute e abilità nascoste (e non ti nascondo che nonna li invidiava), tutti erano confusi e spaesati e si chiedevano quando sarebbe ricominciata la vita normale, ma non sapevano che la vita avrebbe preso, dopo quanto accaduto, un significato un po’ diverso.

 

La tua nonna imparò alcune cose: imparò che ogni momento vola via ancora più veloce di quanto già prima pensasse, imparò che tutto ciò che aveva valore nella sua vita, ora ne aveva un po’ di più, imparò che le persone vivono le situazioni tutte in modo molto diverso, imparò che criticare chi sta lavorando per te, senza ragionare non serve a niente ed imparò infine che se non si può far nulla per uscire da una condizione in cui ci si è trovati, allora bisogna viverle in modo da stare il meglio possibile, in modo da attutire la tristezza, o trarre qualcosa di buono da essa. Ma soprattutto nipotino mio, tutti imparammo una cosa fondamentale, una cosa che ci cambiò la vita per sempre… imparammo a nostre spese, che durante una videochiamata, se il tuo interlocutore spegne il suo microfono, ebbene sì, ti potrà sentire lo stesso…non sai quante volte non ce ne rendemmo conto!”

 

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A lunedi e buon weekend![:]